Per operare con successo nel mercato delle criptovalute, è
necessario conoscere i principi e gli strumenti dell’analisi
tecnica, ovvero lo studio dei movimenti dei prezzi attraverso i grafici. In
questo articolo, ti spiegheremo come leggere i grafici delle criptovalute e
quali sono gli indicatori e i modelli più utilizzati per interpretare le
tendenze e le opportunità di trading.
Cos’è un grafico delle criptovalute
Un grafico delle criptovalute è una rappresentazione visuale
dell’andamento del prezzo di una determinata moneta digitale in un certo
periodo di tempo. Esistono diversi
tipi di grafici, ma il più comune è quello a candele giapponesi, che mostra
quattro informazioni fondamentali per ogni intervallo temporale scelto: il
prezzo di apertura, il prezzo di chiusura, il prezzo massimo e il prezzo
minimo. Le candele possono essere colorate di verde o di rosso, a seconda che
il prezzo sia salito o sceso nell’intervallo considerato.
Ogni grafico delle criptovalute si basa su una coppia di
valute, che indica la relazione tra la moneta digitale e una valuta
tradizionale o un’altra criptovaluta. Ad esempio, il grafico BTC/USD mostra il
valore del Bitcoin espresso in dollari statunitensi, mentre il grafico ETH/BTC
mostra il valore dell’Ethereum
espresso in Bitcoin. Ogni coppia di valute ha un proprio mercato, dove gli
acquirenti e i venditori si incontrano per scambiare le monete al prezzo
corrente.
Quali sono gli indicatori più usati per analizzare i grafici
delle criptovalute
Gli indicatori sono strumenti matematici che si applicano ai
grafici delle criptovalute per ottenere informazioni aggiuntive sul prezzo, sul
volume e sulla volatilità. Gli indicatori possono essere di diversi tipi, a
seconda della loro funzione e del loro modo di calcolo. Alcuni degli indicatori
più usati per analizzare i grafici delle criptovalute sono:
- Le
medie mobili (MA): sono linee che seguono il prezzo medio di una
criptovaluta in un determinato periodo di tempo. Esistono diversi tipi di
medie mobili, come la media mobile semplice (SMA), la media mobile
esponenziale (EMA) o la media mobile ponderata (WMA). Le medie mobili
servono a identificare la direzione e la forza della tendenza e a
individuare possibili punti di inversione o di supporto e resistenza.
- Il
MACD (Moving Average Convergence Divergence): è un indicatore che
confronta due medie mobili esponenziali di diversa lunghezza (di solito 12
e 26 periodi) e genera un’ulteriore linea chiamata segnale (di solito una
media mobile esponenziale a 9 periodi del MACD). Il MACD serve a rilevare
la convergenza o la divergenza tra le due medie mobili, che indica
l’accelerazione o il rallentamento del prezzo. Inoltre, il MACD può
generare segnali di acquisto o vendita quando si incrocia con la linea del
segnale o quando taglia lo zero.
- Il
RSI (Relative Strength Index): è un indicatore che misura la forza
relativa del prezzo in una scala da 0 a 100. Il RSI serve a valutare se
una criptovaluta è in una situazione di ipercomprato o ipervenduto, che
può anticipare una correzione o un rimbalzo. In genere, si considera che
una criptovaluta sia in ipercomprato quando il RSI supera il livello di 70
e in ipervenduto quando scende sotto il livello di 30. Il RSI può anche
mostrare divergenze tra il prezzo e l’indicatore, che possono segnalare un
cambiamento di tendenza.
Come interpretare i grafici delle criptovalute per fare
trading
Per fare trading con le criptovalute, non basta visualizzare
i grafici, ma bisogna anche saperli interpretare in modo corretto e coerente:
questa è la differenza tra un principiante e un trader
professionista. Per farlo, è necessario seguire alcuni passaggi logici:
- Scegliere
la coppia di valute e l’orizzonte temporale: il primo passo è decidere
quale criptovaluta e quale valuta tradizionale o digitale si vuole
scambiare e con quale frequenza si vuole operare. In base a questo, si
sceglie l’intervallo temporale più adatto al proprio stile di trading, che
può andare da pochi minuti a diversi giorni o settimane.
- Identificare
la tendenza: il secondo passo è capire se il prezzo si muove in una
direzione prevalente (tendenza rialzista o ribassista) o se oscilla senza
una direzione chiara (tendenza laterale o orizzontale). Per farlo, si
possono usare le medie mobili o altri indicatori di tendenza.
- Individuare
i livelli di supporto e resistenza: il terzo passo è trovare i punti in
cui il prezzo incontra ostacoli al suo movimento, che possono essere
statici (linee orizzontali) o dinamici (linee inclinate). Questi punti
sono chiamati supporti (se il prezzo rimbalza al rialzo) o resistenze (se
il prezzo rimbalza al ribasso) e servono a definire le zone di ingresso o
uscita dal mercato.
- Riconoscere
i modelli: il quarto passo è rilevare le figure geometriche che si formano
sul grafico e che anticipano la possibile direzione e ampiezza del
movimento successivo del prezzo. Per farlo, si possono usare le linee di
tendenza o altri strumenti grafici.
- Utilizzare
gli indicatori: il quinto passo è integrare l’analisi del prezzo con l’uso
degli indicatori matematici che forniscono informazioni aggiuntive sul
volume, sulla volatilità e sulla forza relativa del prezzo. Per farlo, si
possono usare il MACD, il RSI o altri indicatori di momentum o
oscillatori.
- Gestire
il rischio: il sesto passo è stabilire in anticipo il livello di rischio
che si è disposti a correre per ogni operazione e impostare dei limiti di
perdita (stop loss) e di profitto (take profit) adeguati. Per farlo, si
possono usare i livelli di supporto e resistenza o altri metodi come la
percentuale fissa o il rapporto rischio/rendimento.
Il ruolo delle criptovalute nel mondo finanziario
Le criptovalute sono più che semplici attivi finanziari,
sono anche espressioni di valori, visioni e progetti sociali. Esse sono anche
un’occasione di crescita e di partecipazione per gli investitori, che devono formarsi
e informarsi per operare con consapevolezza e responsabilità in questo mercato.