Lo so, un grafico può spaventare, specialmente se è la prima volta che ti trovi a doverlo analizzare. Ma con le giuste indicazioni, leggere i grafici è relativamente semplice, e di facile comprensione.
Tenendo sempre in considerazione che il trend di un asset cambia in base all’aspetto temporale ed al contesto di trading online, possiamo suddividere i trend di mercato in tre macrocategorie generali: rialzista o bullish, ribassista o Bearish; oppure laterale, vediamo insieme le differenze.
Un trend rialzista vene caratterizzato da una serie di massimi e minimi che si ripetono con un andamento rialzista, in cui, di solito, il massimo o il minimo segnato dal grafico è superiore al massimo precedente in un arco temporale dato, vediamolo meglio.
Se in un grafico il massimo precedente segnato da uno specifico asset sarà stato di venti euro, il massimo successivo dovrà essere maggiore di venti euro.
Viceversa, se il minimo precedente sarà stato di 18 euro, il minimo successivo dovrà essere anch’esso maggiore di 18 euro.
Definiamo un trend ribassista, un andamento dell’asset scelto in cui il massimo precedente deve essere maggiore del massimo attuale e analogamente, il minimo precedente deve essere maggiore dell’ultimo minimo segnato sul grafico. Spieghiamolo meglio con un esempio.
Se l’asset X, nella precedente sezione di trading ha segnato un minimo di 18 euro ed un massimo di 20, il minimo seguente dovrà essere minore di 18 euro ed il massimo dovrà essere minore di 20 euro.
Il trend laterale rappresenta un'interessante opportunità d’investimento, con un basso profilo di rischio, specialmente se si opera con la leva finanziaria.
Esso, infatti, avrà massimi e minimi generalmente costanti, sarà quindi semplice individuare minimi vicini ai valori di supporto, per andare long o massimi vicini ai valori di resistenza, per vendere allo scoperto.
Tali operazioni ci permetteranno di incrementare il nostro capitale con un’ottica di trading di breve periodo, che alterna operazioni short e long in un’ottica speculativa.
La comprensione dei grafici è di vitale importanza nel mondo della finanza, essi ti permetteranno di comprendere più a fondo la natura di un asset, specialmente se baserai le tue previsioni sull’analisi Tecnica; e saranno un’ulteriore conferma all’analisi fondamentale.
Sono tre i grafici maggiormente utilizzati dalle piattaforme di trading online, come eToro e Naga. Benché tu possa preferire un grafico piuttosto che un altro, la loro comprensione ti sarà di vitale importanza, in quanto ognuno di essi presenta un differente tipo d’informazioni presenti nel mercato.
Il primo grafico che introdurremo in questo articolo è il grafico a linee, la forma più basilare di grafico esistente nel trading online e forse anche il più antico, benché la sua invenzione non sia stata prettamente per la finanza.
Di facile intuizione esso rappresenta con una linea che si muove fra due assi la variazione di prezzo di un asset nel tempo.
L’ascissa, l’asse orizzontale, raffigura l’arco temporale dell’asset preso in considerazione, mentre l’ordinata, l’asse verticale, le variazioni di prezzo.
Quindi, per fare un esempio, se in un grafico a linee avremo un punto x che segna 5 euro sull’asse verticale e 12 settembre nell’asse orizzontale la conclusione da trarre è molto semplice, il prezzo di chiusura raggiunto da quell’asset il 12 settembre sarà stato di 5 euro.
Beh, il grafico a linee non raffigura il prezzo di apertura, ma unicamente quello di chiusura, pertanto il grafico a linee, benché d’immediata comprensione e facile lettura, fornisce una visione limitata dell’andamento di un asset.
Molto più completo rispetto al grafico a linee, il grafico a barre fornisce un maggior numero di informazioni sull’andamento di un asset, segnando prezzo di apertura e prezzo di chiusura per ogni data sezione di trading, compresi massimi e minimi ottenuti dall’asset stesso.
L’asset, nel grafico a barre si muove sempre fra due assi, con l’asse verticale che segna il prezzo e quella orizzontale che segna l’arco temporale in cui l’asset si muove nel tempo.
Nel grafico a barre, il prezzo di apertura è rappresentato da un segno a sinistra della barra, mentre quello a destra il prezzo di chiusura.
Massimi e minimi, invece, vengono segnalati dal punto più alto segnato dalla barra e dal punto più basso, per ogni data sezione di trading.
I vantaggi di utilizzare tale grafico sono facilmente intuibili: oltre ad essere altrettanto immediato, il grafico a barre segnala informazioni riguardanti il prezzo di apertura, quello di chiusura, il massimo ed il minimo raggiunti per una sezione di trading specifica, fornendo al trader un pool di dati maggiore sul quale basare le sue previsioni e di conseguenza i suoi guadagni.
Il grafico a candela giapponese
La sua invenzione risale ai primi del Novecento, quando analisti giapponesi lo utilizzavano per commerciare sul prezzo del riso.
Il grafico a candela giapponese è dei tre grafici sicuramente quello più completo.
Le informazioni fornite dal grafico a candele giapponesi sono simili a quelle fornite dal grafico a barre, la modalità visiva con la quale queste sono mostrate ne fa uno strumento apprezzato da trader amatoriali e professionisti.
Il grafico a candela giapponese, infatti, è uno strumento di vitale importanza per basare i propri investimenti con una corretta analisi tecnica.
Nel grafico a candela giapponese, l’andamento di un asset viene rappresentato da candele il cui colore varia da broker a broker, ma che in generale sono rosse per un movimento negativo, ovvero una perdita di valore di mercato, o verdi se l’asset ha acquistato valore.
La candela, sia essa rossa o verde, ha uno stoppino nel quale troviamo il picco massimo e minimo raggiunti, rispettivamente se esso si trova in alto o in basso, così come le informazioni relative al prezzo di apertura e a quello di chiusura per l’asset relativo.
Vi sono ulteriori sfumature che possono influenzare le decisioni di un occhio attento: le candele con un corpo allungato, per esempio, raffigurano una forza importante in direzione del prezzo; una candela con uno stoppino molto allungano, rappresentano un deciso cambiamento di rotta del mercato, mentre candele con poco corpo e stoppini corti sono indicatori di un trend laterale, o di un momento d’indecisione dei mercati, che potrebbero farti propendere o meno per la chiusura della tua posizione o per operazioni speculative con elevata leva finanziaria, se operi con un broker online.
Esistono ovviamente altri tipi di grafici azionari, più o meno accurati di quelli introdotti in questo articolo, ma la loro descrizione verrà trattata in seguito in questo blog.
Importante ricordare che una lettura quotidiana e sistematica dei grafici è di vitale importanza per ogni trader, così come la loro conoscenza in materia tecnica, in quanto aiutano ad ottenere una visione più completa dell’andamento dei mercati e a delle analisi più precise, dove gli errori deriveranno principalmente dalla conseguenza di eventi imprevisti, più che da un’incorretta lettura dell’andamento di un asset.