L’anti-Davos del Bitcoin in scena a Lugano

Anti-davos del Bitcoin

È stata definita l’anti-Davos del Bitcoin e si svolgerà a Lugano, città il cui sindaco ha dichiarato di desiderare la diffusione della moneta digitale in tutte le attività commerciali locali. Stiamo parlando del Forum Plan B, evento a cui hanno preso parte Adam Back e Nick Szabo, famosi non solo per essere dei geni dell’informatica, ma soprattutto perché si pensa che siano stati loro a inventare i Bitcoin usando lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto. Presente anche Stella, la moglie di Julian Assange.

Il clima era quello da festa di paese, ovviamente in salsa 4.0, ma non sono mancate le rivendicazioni di carattere politico, con un elogio alla libertà e una protesta contro la censura economica. Niente fuochi d’artificio ma spettacolo di droni, perché la tecnologia è sempre fondamentale.

L’idea del sindaco di Lugano

Il sindaco di Lugano Michele Foletti ha parlato di un sogno, quello della democratizzazione finanziaria che potrebbe coinvolgere tutto il mondo: un sogno che ha compiuto un netto passo in avanti verso la realtà. L’evento svizzero è andato in scena nelle giornate del 28 e 29 ottobre e, appunto, è stato considerato da molti addetti ai lavori una sorta di Davos delle criptovalute.

In occasione della scorsa edizione del World Economic Forum, per altro, Foletti si era recato proprio a Davos con l’intenzione di fornire ai passanti gratis la pizza Bitcoin: in sua compagnia c’era Paolo Ardoino, vale a dire il cto di Tether, che è la stablecoin più utilizzata al mondo, con una capitalizzazione pari a 69 miliardi e 300 milioni di dollari.

La libertà del Bitcoin e Stella Assange

Stella Assange è stata la protagonista del dibattito iniziale del Forum. Stella è la moglie del fondatore di Wikileaks, Julian Assange, la cui estradizione negli Stati Uniti è stata autorizzata in maniera formale dal Tribunale di Londra lo scorso 20 aprile: e non si è trattato di un provvedimento di poco significato, dato che Assange rischia fino a 175 anni di carcere.

Per il momento il padre di Wikileaks si trova nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh, vicino a Londra. Stella, intervenendo a Lugano, ha spiegato che ciò che suo marito ha tentato di fare attraverso Wikileaks è stato contrastare la censura, nello stesso modo in cui il Bitcoin prova a combattere la censura economica.

Un evento di successo

L’evento ha comunque registrato un notevole successo, con più di 1.700 persone intervenute e giunte da tutti gli angoli del mondo.

I presenti hanno avuto anche la possibilità di osservare da vicino, e soprattutto di ascoltare dal vivo, molti dei più importanti portavoce del campo dei Bitcoin: non solo i già citati Back e Szabo, ma anche Stacy Herbert e Max Keiser, due dei primi giornalisti ad aver parlato delle monete digitali. La coppia, per altro, ha contribuito a fondare El Zonte Capital, vale a dire un fondo di investimento che è stato creato allo scopo di supportare le aziende che desiderano essere presenti nel Paese centramericano di El Salvador. 

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