Le criptovalute recupereranno valore di mercato. quello che devi sapere

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Il declino delle criptovalute sembra un fenomeno oramai inarrestabile che continua dal novembre dello scorso anno, in cui il Bitcoin segnava il massimo storico 67.582 Dollari.

Da allora trend negativo del Bitcoin sembra abbia inaugurato un ciclo ribassista che ha coinvolto la stragrande maggioranza delle criptovalute, bruciando miliardi di dollari di capitalizzazioni di mercato.

Nonostante le criptovalute abbiano avuto ultimatamente un momento di respiro, il trend rialzista dell’ultimo mese segna massimi ben lontani da quelli segnati lo scorso anno dalle criptovalute più conosciute, che in certi casi hanno perso più del 70% del loro valore di mercato.

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Cripto come Bitcoin, Binance Coin, Ethereum pur essendo attualmente asset molto lucrativi, specialmente per una prospettiva speculativa, sono ben lontani dalle capitalizzazioni passate e il ciclo inaugurato a gennaio 2022 parrebbe dare ragione a tutti quei Crypto scettici che il crollo delle criptovalute lo preannunciavano, o forse speravano, da prima che le cripto cominciassero ad accumulare record su record.

Ma da cosa dipende questo trend ribassista e rivedremo di nuovo i massimi a cui le criptovalute ci hanno abituati?

Difficile stabilire se le criptovalute ritorneranno a performare capitalizzazioni di mercato simile a quelle dello scorso anno. Di sicuro, il prezzo delle criptovalute risente di diversi fattori che ne hanno influenzato il corso, negativamente.

Sicuramente il conflitto in Ucraina, con il conseguente innalzamento della componente energetica, ha influito negativamente nell’attività di estrazione, necessaria per il funzionamento della Blockchain e l’emissione di valuta nel sistema.

Il quantitativo elevato di energia necessaria per il funzionamento della Blockchain è da sempre stato l’ostacolo di questa brillante tecnologia, che lo ricordiamo, non viene creta da Satoshi Nakamoto, ma nei primi anni novanta, come sistema di condivisione di cartelle cliniche.

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Per ovviare a questo problema, la Blockchain decentralizza il sistema “distribuendo” lo sforzo energetico fra differenti utenti all’interno della blockchain stessa, per tale motivo ci rendiamo conto come l’innalzamento della componente energetica influisca negativamente sulle performance della blockchain stessa. 

Inoltre, i recenti avvenimenti della scorsa settimana, che hanno visto diverse società di mining scaricare più di 300 milioni di criptovalute per coprire i costi di produzione derivanti dall’attività di estrazione di criptovalute, è stato percepito come un primo segnale di debolezza da parte degli investitori, vista anche l’importanza che la figura del Miner ricopre all’interno del panorama della DeFi.

Società come Bitfarms, Compass Mining hanno chiuso le proprie posizioni HOLD , liquidando  in meno di 24 ore oltre 300 milioni di criptomonete, in quello che molti hanno definito un esodo di massa, e registrando anche la più grande vendita di Bitcoin in un solo mese dal gennaio 2021.

Un altro fattore importante nel ciclo ribassista che coinvolge la DeFi è Il rafforzamento del Biglietto verde, in quanto vi è una correlazione inversa fra il dollaro e le criptomonete più famose, dove al crescere dell’uno, diminuisce il valore dell’altro, similmente alla correlazione fra petrolio e dollaro.

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Ci sono altri fattori che influiscono negativamente sul trend ribassista delle cripto?

Sicuramente i furti di criptovalute che hanno fruttato centinaia di milioni in criptomonete, hanno minato la fiducia degli investitori.

Per l’esattezza, solo negli scorsi sei mesi le piatteforme Ronin Network, Wormhole e Horizon hanno subito più di un miliardo di dollari in cripto rubate.

Il Crypto Fear & Greed Index, l’indicatore che misura la fiducia degli investitori di criptomonete, è infatti ai minimi storici, 9/100, quando lo scorso Novembre segnava 75/100, complice anche il massimo storico raggiunto dal Bitcoin lo stesso mese.

La sicurezza, infatti, è sempre stata uno dei punti di forza di tutta la Blockchain che fa dell’impossibilità di Hackerare il software un vero e proprio cavallo di battaglia: Vedere Blockchain così famose subire attacchi cibernetici di questa portata, sicuramente non ha un effetto positivo, ne in termini economici ne in termini d’immagine, non soltanto per le piattaforme attaccate, ma per l’intero settore della Blockchain.

Ma ora la domanda sorge spontanea: Le criptovalute splenderanno di nuovo?

Dopo un’iniezione di sano pessimismo, cerchiamo di analizzare i fattori che potrebbero influenzare positivamente il trend delle criptovalute inaugurando un nuovo ciclo rialzista di lungo termine

1.      L’innovazione tecnologica

La portata tecnologica del mondo delle criptovalute e della blockchain in generale non può essere riassunta da un ciclo rialzista o ribassista del Bitcoin: essa, infatti, comprende decine di campi differenti ai quali sta apportando un contributo siderale in termini di sviluppo e diversificazione.

Basti pensare al mondo degli NFT e dell’interazione che questi fanno con il Metaverso immobiliare o alle ICO che aiutano le start up con la creazione di propri Token; o, ancora, la categoria degli smart contract grazie ai quali abbiamo la possibilità di stipulare contratti fra più parti senza rivolgerci ad avvocati o professionisti del settore, risparmiando tempo e denaro.

Tutte queste motivazioni e una maggiore velocità e trasparenza nei pagamenti, fanno della blockchain uno strumento indispensabile per lo sviluppo di sistemi di pagamento complessi, che necessitano di flessibilità e sicurezza.

2.      Un prolungarsi del conflitto

Questa circostanza, più che per le criptovalute in generale, potrebbe catalizzare unicamente il prezzo del Bitcoin, per un meccanismo di domanda e offerta.

Abbiamo riscontrato, infatti, che il Bitcoin ha recentemente assunto la figura di bene rifugio digitale,: molti investitori, vista la natura decentralizzata delle criptovalute, vendono nella blockchain uno strumento per sopperire all’instabilità economica presente in momenti storicamente complessi da un punto di vista politico-finanziario, con una correlazione simile a quella vista con un altro bene rifugio: l’oro. Al crescere quindi dell’instabilità, cresce il valore del Bitcoin.  

3.      Un risolversi del conflitto, con abbassamento del costo della componente energetica

Un possibile risolversi della crisi umanitaria e politica che ha investito l’Ucraina e l’Europa lo scorso febbraio, contribuirebbe a ridurre la pressione politica che l’Europa e la Russia stanno esercitando l’una a discapito dell’altra.

L’Europa, infatti, con l’intendo di condannare le azioni della Russia, ha attuato diversi pacchetti di sanzioni che mirano a danneggiare il sistema economico degli oligarchi vicini a Putin, affiche questi mettano pressione sul capo del Cremlino.

La Russia, dal canto suo, ha risposto riducendo l’afflusso di gas naturale proveniente dai suoi giacimenti, i quali influiscono in maniera decisiva sul fabbisogno energetico del vecchio continente.  La Gazprom ha di fatti dichiarato che il gasdotto nord stream 1 sarà produttivo al 20%, per operazioni di manutenzione straordinaria, una giustificazione poi smentita dal portavoce energetico della Germania.

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Pertanto, una risoluzione del conflitto in tempi brevi, avrebbe un effetto benevole sulla pressione che queste due superpotenze stanno esercitando l’un l’altra con un normale riadeguamento dei prezzi della componente energetica, necessaria per le operazioni relative alla blockchain.

4.      Indebolimento del dollaro

Un innalzamento contenuto dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve contribuirebbe ad abbassare il costo del Dollaro Statunitense, a beneficio di tutti quei settori che fanno dell’export una fonte di guadagno.

oltre che danneggiare l’economia statunitense in generale, un dollaro troppo forte limita l’acquisto di criptomonete da parte di tutti coloro che vedrebbero la propria moneta nazione svalutata in rapporto al dollaro americano.

Una politica monetaria che limiti il costo del denaro, quindi, oltre che favorire il mondo delle criptomonete, è indispensabile per un’economia che fa dell’esportazione una buona parte del suo PIL.

Conclusione

Il momento negativo che stanno vivendo le criptomonete non deve spaventare: come l’analisi tecnica ci insegna, il mercato è costituito da cicli che si alternano nel tempo.

Le criptovalute hanno visto cicli positivi e negativi nella loro breve storia, il loro decorso non può quindi essere giudicato da brevi momenti negativi, ma deve essere visto nel suo complesso fatto di capitalizzazioni milionarie e guadagni che fanno impallidire la maggior parte degli asset della finanza.

Un momento di debolezza delle criptomonete, va visto con un’ottica d’ingresso nella quale acquistare un asset dalle potenzialità di guadagno infinite ad un prezzo conveniente per le tue finanze.

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