Determinare il controvalore in euro del Bitcoin è una cosa relativamente facile, come ogni asset, sia esso digitale o reale, basterà andare in un motore di ricerca, o direttamente sul sito di uno broker e cercare il valore aggiornato dell’asset in euro.
eToro e Naga, per esempio, offrono un ampio spettro di asset sui quali ottenere informazioni, fare trading e quant’altro, offrendo alla propria clientela la quasi totalità degli asset presenti sul mercato fra cui scegliere.
Potrai anche visualizzare il controvalore del Bitcoin tramite analisi anche in altre criptomonete, così se hai un Crypto Wallet direttamente collegato al tuo broker potrai effettuare la compravendita senza tediosi calcoli matematici.
Alcune volte, sarà Google o diversi Browser a restituire i valori semplicemente scrivendo nella barra di ricerca l’asset che vogliamo cercare, potrai poi convertire il valore in euro, dollari, rubli o nella valuta classica che più preferisci.
Nel momento in cui stiamo parlando, per esempio, il bitcoin segna 20.700 Euro, in rialzo del 1.35% rispetto a ieri. In linea con il trend rialzista che sta interessando le criptomonete nell’ultima settimana. Per scoprirlo, mi è bastato inserire la query valore bitcoin nella barra di ricerca di Google.
Determinare la controparte del Bitcoin, o di qualunque altro asset, è quindi un’azione relativamente facile che non richiede particolari conosce in ambito tecnologico di trading online.
Il valore di ogni asset, sia esso digitale o meno, è il risultato di due forze importantissime presenti sul mercato: domanda e offerta.
Benché molti pensino il contrario, il valore di un asset non è una caratteristica implicita dell’asset stesso. Il prezzo di una mela, di un appartamento, di un’automobile dipenderà sempre da un meccanismo di domanda e offerta ed avrà un valore finché ci saranno delle persone disposte a darglielo comprando l’asset in questione.
Il valore del Bitcoin è determinato a partire da queste due forze di mercato che s’influenzano fra di loro, con l’aiuto di fattori esterni, danno vita ai grafici azionari.
No, come spiegato in precedenza il valore di un asset dipenderà sempre e comunque dalle forze di mercato che lo determinano, le quali a loro volta possono essere più o meno influenzabili, concetto che si traduce in volatilità di un asset, spieghiamolo meglio.
La volatilità di un asset misura quanto velocemente le forze che determinano il valore di un asset sono stabili nel tempo, quanto più queste saranno capaci d’influenzare domanda e offerta, quanto più sarà la misura della sua volatilità.
Le forze di mercato che determinano domanda e offerta di asset fisici sono relativamente stabili, specialmente se gli asset in questione sono presenti nel mercato da un po’, e in un certo senso prevedibili, visto il numero di dati a disposizione dell’analisi tecnica e di quella fondamentale.
È quindi logico che il loro valore di mercato sia vicino al valore reale di un asset, di per sé impossibile da determinare al 100%. Fattore che di solito diminuisce anche il tasso di volatilità.
Per asset che sono presenti da un arco di tempo inferiore sul mercato, il tasso di volatilità sarà dunque più alto, per l’impossibilità che abbiamo di calcolarne il valore futuro. Sarà quindi più difficile stabilire come domanda e offerta verranno influenzate nel tempo, specialmente il prezzo di questi asset è catalizzato dall’attenzione mediatica che ne fa lievitare il prezzo.
Bitcoin, Ethereum, Binance Coin e le criptovalute in generale, quindi, risentono maggiormente del fenomeno della volatilità e sono più sensibili ai cambiamenti di prezzo.
La domanda e l’offerta del bitcoin, come abbiamo visto, subisce cambiamenti repentini, spesso capaci di traghettare la criptomoneta a veri e propri rally nei grafici della finanza, con capitalizzazioni di mercato milionarie o perdite catastrofiche. Non è raro vedere questo asset guadagnare diversi punti percentuale e chiudere sessioni giornaliere con dislivelli di migliaia di euro in profitto o perdita.
Vi sono poi altri fattori
di ordine tecnologico e sociale che influiscono sul prezzo del Bitcoin e delle
criptovalute, come la nascita di tecnologie che possono integrarsi o meno con
le blockchain precedenti, ad esempio la tecnologia del Metaverso dove gli NFT
verranno utilizzati come moneta di scambio.
O la rottura di valori di supporto
e resistente che agiscono come catalizzatore o freni psicologici per molti
investitori.
Il Bitcoin, pur avendo delle peculiarità difficilmente riscontrabili in altri asset, non è certo esente dai meccanismi che regolano il comportamento degli investitori nel trading online.
Una buona conoscenza dell’analisi tecnica e di quella fondamenta ti sarà di grande aiuto nel determinare quando entrare sul mercato short o long, con una strategia d’investimento di breve, medio o lungo termine.
Di sicuro un capitale d’investimento adeguato ti preverranno dalle fluttuazioni di mercato caratteristiche di ogni asset con un elevato grado di volatilità, come il Bitcoin che pur restando un investimento estremamente rischioso, rappresenta una possibilità d’investimento che spesso si tramuta in enormi capitalizzazioni, con guadagni che difficilmente riusciresti ad ottenere con altri asset nel mondo del trading online.