Le 5 criptovalute green più sostenibili e promettenti

criptovalute green

Bitcoin, Ethereum e le altre criptovalute hanno scatenato una nuova corsa all'oro digitale. Migliaia di miners in tutto il mondo fanno a gara per estrarre i preziosi token, bruciando energia a ritmi allarmanti. Secondo gli ambientalisti, ogni singola transazione Bitcoin consuma più elettricità di un’intera casa in un mese.

Per questo motivo, sono nate delle criptovalute green, ovvero più sostenibili da un punto di vista energetico ed ecologico. Tali monete digitali utilizzano meccanismi di consenso alternativi al proof of work, che richiede una competizione tra i miner per risolvere complessi problemi matematici, o adottano soluzioni innovative allo scopo di ridurre l’impronta di carbonio delle loro operazioni. Alcune di queste criptovalute hanno anche una missione sociale o ambientale, e destinano una parte dei loro profitti a progetti di beneficenza o di tutela del pianeta.

In questo articolo, vedremo quali sono le 5 criptovalute green più sostenibili e promettenti, basandoci sui dati di consumo energetico, sulle caratteristiche tecniche, sulle performance di mercato e sulle potenzialità future.

Cardano (ADA)

Cardano è una delle monete digitali più famose e apprezzate, attualmente al quinto posto per capitalizzazione di mercato. Si tratta di una piattaforma di smart contract, simile a Ethereum, ma con una differenza fondamentale: Cardano utilizza il proof of stake, un meccanismo di consenso che premia i partecipanti in base alla quantità di criptovaluta che possiedono e mettono a disposizione della rete, anziché in base alla potenza di calcolo che impiegano. Questo permette di ridurre drasticamente il consumo energetico, che secondo le stime è di soli 0,006 TWh all’anno, ovvero circa 6 milioni di volte meno di quello del Bitcoin.

Cardano è anche una criptovaluta con una forte vocazione sociale, che mira a portare l’inclusione finanziaria e la digitalizzazione in paesi in via di sviluppo, come l’Africa. Tra i suoi progetti, ci sono la creazione di un sistema di identità digitale, la tracciabilità delle filiere agricole, la gestione dei dati sanitari e la certificazione delle competenze scolastiche.

Hedera Hashgraph (HBAR)

Hedera Hashgraph è una piattaforma di ledger distribuito, che offre servizi di pagamento, smart contract e file storage. A differenza delle blockchain tradizionali, che si basano su una struttura lineare di blocchi concatenati, Hedera Hashgraph utilizza una struttura a grafo aciclico diretto, che consente di raggiungere una maggiore scalabilità e velocità. Il meccanismo di consenso è basato su un algoritmo chiamato gossip about gossip, che richiede una minima quantità di banda e di energia. Secondo i dati forniti dalla piattaforma, il consumo energetico di Hedera Hashgraph è di circa 0,0012 TWh all’anno, ovvero circa 100 mila volte meno di quello del Bitcoin.

Hedera Hashgraph ha anche una governance decentralizzata e trasparente, composta da 39 membri tra cui aziende, università e organizzazioni non governative. Tra i suoi partner, ci sono nomi importanti come Google, IBM, LG e Boeing. Tra i suoi obiettivi, ci sono la creazione di un’infrastruttura digitale sicura e affidabile, la promozione dell’innovazione tecnologica e la risoluzione di problemi globali come la povertà, la salute e il cambiamento climatico.

Ripple (XRP)

Ripple è una delle criptovalute più longeve e conosciute, attualmente al settimo posto per capitalizzazione di mercato. Si tratta di una rete di pagamento globale, che consente di effettuare transazioni veloci e a basso costo tra diverse valute e asset. Ripple utilizza un meccanismo di consenso distribuito, che non richiede il mining e si basa su una rete di validatori indipendenti. Questo permette di ridurre il consumo energetico, che secondo le stime è di circa 0,0079 TWh all’anno, ovvero circa 5 milioni di volte meno di quello del Bitcoin.

Ripple ha anche una visione sociale e ambientale, che si concretizza in diversi progetti e iniziative. Tra questi, ci sono la collaborazione con la Bill & Melinda Gates Foundation per portare i servizi finanziari nelle aree più povere del mondo, il sostegno alla ricerca sulle malattie rare e il lancio di un fondo per la sostenibilità delle criptovalute, in partnership con la Energy Web Foundation.

Energy Web Token (EWT)

Energy Web Token è una criptovaluta nata con l’obiettivo di rendere il settore energetico più verde e decentralizzato. Si tratta del token nativo di Energy Web Chain, una blockchain dedicata alle applicazioni nel campo delle energie rinnovabili. Energy Web Chain utilizza il proof of authority, un meccanismo di consenso che si basa su una rete di validatori autorizzati e affidabili, che garantiscono la sicurezza e la validità delle transazioni. Questo permette di ridurre il consumo energetico, che secondo le stime è di circa 0,024 TWh all’anno, ovvero circa 2 milioni di volte meno di quello del Bitcoin.

Energy Web Token ha anche una funzione di incentivazione e di governance, che permette ai partecipanti di accedere ai servizi e alle applicazioni della piattaforma, e di contribuire al suo sviluppo. Tra le sue applicazioni, ci sono la gestione delle reti elettriche intelligenti, la certificazione dell’origine delle energie verdi, la creazione di comunità energetiche locali e la promozione dell’efficienza e del risparmio energetico.

Efforce (WOZX)

Efforce è una criptovaluta che mira a rivoluzionare il mercato dell’efficienza energetica, coinvolgendo gli investitori e i consumatori in un modello win-win. Si tratta del token nativo di Efforce, una piattaforma che mette in contatto le aziende che vogliono migliorare la loro efficienza energetica con gli investitori che vogliono finanziare i progetti e ottenere una parte dei risparmi generati. Efforce utilizza la blockchain di Ethereum, che attualmente si basa sul proof of work, ma che sta migrando verso il proof of stake, che ridurrà notevolmente il consumo energetico.

Efforce ha anche una visione ambientale e sociale, che si traduce in diversi benefici. Tra questi, ci sono la riduzione delle emissioni di gas serra, la creazione di opportunità di lavoro nel settore dell’efficienza energetica, la democratizzazione dell’accesso all’energia e la sensibilizzazione sul tema della sostenibilità. Tra i fondatori di Efforce, vi è anche Steve Wozniak, il co-fondatore di Apple e una delle personalità più influenti nel mondo della tecnologia.

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