La Federal Bureau Investigation, l’FBI, ha rilasciato un comunicato ufficiale nel quale avvertiva i trader di criptomonete sulle possibili truffe dietro al liquidity mining.
L’agenzia americana, infatti, ha identificato differenti raggiri nell’ambito della DeFi in merito a questa attività di minare le criptovalute.
Come ogni sistema economico necessita di un meccanismo che controlli ed immetta liquidità, anche le diverse Blockchain hanno le medesime necessità di immissione e controllo.
Per quanto riguarda i sistemi valutari tradizionali, tale compito spetta alle differenti banche centrali, che supervisionano i fenomeni inflazionistici aumentando o diminuendo i tassi d’interesse e stampando la moneta.
Per quanto riguarda le Blockchain, l’immissione di moneta digitale nel mercato così come la supervisione dei processi di verifica delle transazioni, spetta ai Miner: individui che hanno il compito di controllare che le transazioni siano eseguite correttamente e creare moneta, verranno poi ricompensati con i Token della piattaforma e altri benefici.
Il mining, o attività d’estrazione di criptovalute, è pertanto un punto fondamentale per tutti il processo della blockchain.
Esistono vari modi per fare mining, fra i quali troviamo il mining di liquidità, una modalità relativamente recente e poco dispendiosa d’immettere liquidità in una Blockchain.
Nonostante i benefici in termini di crescita dimostrati da questo meccanismo, il mining di liquidità ha molti punti deboli che vanno comunque presi in considerazione prima di cominciare questa attività.
Come abbiamo visto, il mining è un’attività essenziale per controllare ed immettere liquidità all’interno delle varie blockchain.
Il funzionamento del mining di liquidità è semplice, tramite l’immissione di denaro in un pool di criptovalute comune, sottoforma di crypto binarie, il Liquidity Provider, colui che immette materialmente la liquidità, riceve in cambio Token Governance ed una percentuale economica derivante dallo scambio di criptovalute all’interno del Pool.
Come comunicato dall’FBI, le truffe a danno dei liquidity provider sono numerose e frequenti.
Il Liquidity provider, nel momento i cui decide di fornire liquidità, trasferisce parte del suo portafoglio elettronico nel pool comune di liquidità, per aumentare il capitale delle varie blockchain, ricevendo poi i benefici di cui abbiamo parlato.
Nella transizione, può capitare che truffatori altamente specializzati si fingano per intermediari che operano nel mondo del liquidity mining, trasferiscano il denaro all’interno di alcuni portafogli finti, dove i truffati ripetutamente trasferiranno le loro risorse finanziarie.
Benché sembri impensabile che delle persone immettano continuamente liquidità in un sistema, benché questo non produca dei risultati di tipo economico, tale meccanismo è reso possibile dalla natura stessa del liquidity mining, spieghiamolo meglio.
Il liquidity provider, per generare una rendita passiva, vincola il suo denaro all’interno del Pool di liquidità per lunghi periodi di tempo, similmente ad una posizione HOLD, non tramuterà quindi il suo denaro in valuta classica, ma tenderà a mantenere la posizione.
Nel momento in cui i truffatori mettono a disposizione del liquidity provider un portafoglio che simula la transazione, sarà difficile per il liquidity provider accorgersi della truffa, almeno in periodi di tempo ridotti.
Le truffe ai danni dei Liquidity provider sono quindi numerose e spesso molto remunerative, ma questa non è altri che una delle molte truffe ai danni degli investors che cercano di generare una rendita passiva tramite il liquidity mining.
Ricordiamo, infatti, che vincolare il proprio denaro per lunghi periodi di tempo all’interno di un pool di criptovalute, è rischioso in quando i vari Exchange sono spesso vittime di attacchi cibernetici, dove Hacker informatici riescono a trasferire le criptovalute nei propri conti.
Beh, il rischio è una costante del trading online, specialmente se associato alla DeFi, va comunque sottolineato che ogni sistema economico è soggetto a truffe e che il sistema valutario classico è vittima di un numero considerevole di truffe ben superiore a quello di cui è soggetto la DeFI.
Di sicuro il mining di liquidità è un’alternativa, in certi versi meno rischiosa, di fare trading con le criptovalute, capace di generare una rendita passiva importante.
I comunicati dell’FBI che mettono in guardia gli investitori, non vanno a danno delle DEX, ma sono un avvertimento agli investitori, con l’intendo di metterli in guardia da chi potrebbe approcciarli senza un titolo valido o una piattaforma di Exchange importante alle Spalle.
Come riprovato, il mining di liquidità da accesso ad una serie di benefici economici altrimenti impossibili, specialmente per investitori che non avrebbero le possibilità di eseguire il mining classico per mancanza di capacità tecniche ed attrezzature.