Getlink, il fatturato mai così alto

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La concessionaria Getlink partecipata dai Benetton, grazie anche alla linea elettrica ElecLink, ha raggiunto un fatturato di ben 1 miliardo e 600 milioni di euro: merito anche del turismo e di una circolazione che in seguito alla pandemia ha ripreso forza come mai prima. Buone notizie, dunque, per Atlantia, cioè la holding infrastrutturale dei Benetton.

Mentre deve essere nominato il successore di Carlo Bertazzo nel ruolo di amministratore delegato, il flusso di dividendi sarà molto più elevato rispetto a quello arrivato negli anni passati. Tra le ragioni di numeri tanto positivi va rilevata l’apertura tra la Gran Bretagna e la Francia dell’interconnettore elettrico ElecLink.

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I ricavi

Eurostar, e quindi l’alta velocità ferroviaria, contribuisce al resto dei ricavi insieme con il trasporto merci su rotaia. Intanto la compagnia ferroviaria che viaggia sotto la Manica ha toccato una soglia di 8 milioni e 300mila passeggeri, vale a dire 5 volte i livelli del 2021. Proprio alla fine di quell’anno la società era stata salvata dai belgi di Thalys, e nel 2022 ha garantito ben 295 milioni a Getlink. Rispetto ai 155 milioni del 2021, i ricavi sono in aumento del 90%. Per quel che riguarda il passaggio dei treni cargo, il fatturato ha regalato 137 milioni di euro alle casse del gruppo, con una crescita del 5%. Altri 442 milioni di euro derivano da altri ricavi e soprattutto dagli incassi dovuti all’interconnessione per trasmettere energia elettrica, tramite il tunnel, fra la Francia e il Regno Unito.

Capitalizzazione e risultati in Borsa

L’opera, il cui avvio pure è stato ritardato rispetto a quel che era stato indicato dalla tabella di marcia, contribuisce a equilibrare il fabbisogno energetico sia in Gran Bretagna che in Francia, e ha avuto un ruolo importante per il consolidato con 422 milioni di euro.

Si può parlare di un vero e proprio jolly a disposizione del gruppo di Leriche che – giova ribadirlo – è quotato alla Borsa di Parigi. Nel giro di un anno si è registrato un aumento di quasi il 15% del prezzo delle azioni, con una capitalizzazione di mercato di più di 8 miliardi e 700 milioni di euro.

Traffico e ricavi

Entrando più nel dettaglio del consolidato, in attesa dei numeri di bilancio che verranno svelati il 23 febbraio, i risultati preliminari relativi a ricavi e traffico dimostrano che il fatturato complessivo della concessionaria con a capo Yann Leriche è più che raddoppiato, visto il rialzo del 107% rispetto ai numeri del 2021, con 744 milioni di euro.

L’andamento è stato contraddistinto fra l’altro da un quarto trimestre in cui si è notato un incremento del 152% in confronto allo stesso periodo dell’anno precedente. Decisivo in tal senso il ruolo giocato dalle vacanze di Natale, visto che nel fine settimana fra il 16 e il 18 dicembre c’è stato un picco di 25mila veicoli fra la stazione di Folkestone e quella di Calais.

Getlink, inoltre, ha incassato 562 milioni e 700mila euro in appena 3 mesi, vale a dire oltre un terzo rispetto a tutto l’anno. Il traffico aveva conosciuto un evidente rallentamento sia per la crisi innescata dalla Brexit sia, soprattutto, per gli effetti della situazione di emergenza sanitaria. Attenuata la pandemia, per le auto il traffico è cresciuto del 122% (tenendo conto anche degli autobus), mentre per i camion il rialzo è stato del 6%. Di conseguenza nel 2022 i pedaggi tra la Gran Bretagna e la Francia per il trasporto di tira e auto su navette ferroviarie ha regalato 732 milioni di euro di entrate, con un aumento del 53%.

Getlink: qual è il suo andamento?

Getlink è nata ormai quasi 30 anni fa: correva l’anno 1994. Eppure si tratta della prima volta che incassa una quantità di denaro tanto elevata. Basti pensare che al solo Eurotunnel è correlato un giro di affari pari a 1 miliardo e 49 milioni di euro.

Il tunnel sotto la Manica può essere considerato il core business del gruppo, corrispondente a circa il 65% dell’attività, in riferimento ai pedaggi per il passaggio dei camion, degli autobus e delle auto, senza dimenticare l’alta velocità ferroviaria.

Non sono i livelli del periodo precedente alla pandemia sono stati recuperati, ma addirittura sono stati superati, di ben il 10%. Nel confronto tra il 2021 e il 2022, la crescita è stata del 63%. Atlantia è il primo azionista della società che si occupa della gestione del tunnel, dal momento che detiene il 15.5% del capitale e inoltre ha il 23.3% dei diritti di voto.

Ecco perché la notizia del record storico di ricavi non può che essere accolta con gioia, con numeri mai riscontrati in precedenza. Il fatturato ha toccato cifre straordinaria grazie al nuovo cavo elettrico e a una consistente ripresa del traffico su cui ha influito la fine dell’emergenza sanitaria europea e mondiale.

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