Il cambio euro dollaro nella giornata di martedì si è appoggiato al supporto collocato in area 0.9675 – 0.9670 e si è reso protagonista di un rapido recupero. La struttura tecnica di breve periodo, a dispetto di questo rimbalzo, resta ancora poco stabile. Infatti, prima che si possa cominciare una risalita di particolare consistenza ci sarà bisogno di una fase riaccumulativa.
In particolare il ritorno sopra la parità potrà portare con sé una sorta di dimostrazione di forza. Va detto, d’altro canto, che un segnale rialzista più evidente giungerà unicamente in corrispondenza del breakout a quota 1.0050.
È da ritenersi pericolosa, poi, una discesa al di sotto del valore 0.9670, dal momento che può dare il la a una correzione veloce in direzione prima del valore 0.9635 e poi del range compreso tra 0.9610 e 0.9605. Sul piano grafico, ad ogni modo, un segnale ribassista nuovo di natura direzionale si potrebbe concretizzare unicamente con un valore inferiore a 0.9540.
Nella giornata di lunedì, invece, c’era stata una nuova correzione per il cambio tra euro e dollaro americano, con una discesa in direzione del considerevole sostegno grafico collocato nel range compreso tra 0.9675 e 0.9670. Di conseguenza è rimasta precaria la struttura tecnica di breve periodo.
Una nuova flessione può fare in modo che i prezzi arrivino in un primo momento a quota 0.9635 e in seguito nel range compreso tra 0.9610 e 0.9605. A livello grafico, un segnale di tipo direzionale ribassista potrebbe giungere unicamente con una discesa al di sotto del valore di 0.9540. Si deve considerare positivo il ritorno al di sopra della parità, ma c’è da dire che una dimostrazione di forza evidente giungerà unicamente con il break out a quota 1.0050.