Volatilità e rischio sono due concetti fondamentali nel mondo del trading ed è importante comprenderli per sfruttarli a nostro vantaggio. Entrambi i termini rientrano all'interno del risk-management e sono fondamentali per ogni trader che si rispetti.
Iniziamo con il dire che il termine volatilità è un termine matematico che viene calcolato come deviazione standard delle variazioni di prezzo. Se questa definizione ti spaventa non preoccuparti, è assolutamente normale, possiamo definire la volatilità in maniera meno matematica come la tendenza che ha il prezzo di un asset a variare repentinamente all'interno del tempo.
Il modo migliore per imparare è sicuramente tuffarsi nella pratica, quindi vediamo praticamente cosa significa con l'aiuto di un grafico.
Questo è il grafico giornaliero di S&P 500 a partire dal 2020 fino ad oggi. Come possiamo vedere il prezzo è cresciuto costantemente nel tempo (seppur con gli inevitabili alti e bassi) tanto che è possibile con una singola linea (quella in rosso) tracciare l'andamento generale di questo asset finanziario. Per volatilità bassa si intende esattamente questo un cambiamento del prezzo costante nel tempo che non risulta in brusche variazioni di prezzo che potrebbero spiazzarci.
Solitamente ad una bassa volatilità è associata anche una potenzialità di guadagno inferiore poichè quando un asset viene identificato come avente volatilità bassa c'è minor rischio di FOMO e Panic Selling.
Dalla parte opposta dello specchio invece abbiamo gli strumenti finanziari definiti a volatilità alta.
Questo è il grafico di Bitcoin nello stesso periodo temporale analizzato in precedenza per l' S&P500 ma come possiamo vedere il prezzo ha avuto forti oscillazioni (sia in alto che in basso) nello stesso periodo. L'estrema volatilità delle cryptovalute tuttavia è giustificabile essendo un asset finanziario assolutamente rivoluzionario e che sta man mano dimostrando il suo valore.
E' importante notare che ad una volatilità alta è spesso associata anche una possibilità di guadagno più alta e maggiori possibilità di entrata e uscita da una posizione.
Se avessimo investito 1000 euro nell' S&P 500 nel 2020 e avessimo venduto oggi il nostro guadagno sarebbe stato di circa il 46% con un guadagno netto di 460 euro
Investendo la stessa cifra in Bitcoin avrebbe fruttato un incremento nell'investimento di circa l'86% per un guadagno quasi doppio. Questo senza considerare che se avessimo venduto Bitcoin vicino al suo picco massimo il guadagno sarebbe stato di circa il 294%.
Sebbene non sia possibile rispondere in modo generale a questa domanda, dobbiamo comunque considerare che è fondamentalmente una domanda incompleta poichè dovrebbe tenere in considerazione anche l nostra tolleranza al rischio. Sarebbe facile dire che se la vostra tolleranza al rischio è bassa è meglio investire su asset dalla volatilità bassa mentre se la vostra tolleranza al rischio è elevata potete permettervi qualche asset più rischioso ma sarebbe un consiglio poco saggio.
Infatti quello che è importante capire è anche cosa possiamo aspettarci dai nostri investimenti. Se pensiamo di diventare ricchi investendo 100 euro su S&P 500 probabilmente stiamo sbagliando strategia e non otterremo i risultati sperati ma stiamo rischiando pochissimo. Se invece investiamo 100 euro in qualche crypto sconosciuta potremmo effettivamente diventare ricchi, ma è ancora più probabile che dopo qualche mese il nostro investimento si sia dimezzato di valore generando una perdita. Tutto dipende dal rischio che siete disposti a correre.
La gestione del rischio è una delle skill più importanti per un trader professionista ed andrà quindi ad affinarsi durante la nostra carriera da trader a patto di riuscire ad imparare a riconoscere i nostri errori. E' importante non cadere nella tentazione di dire "sono stato sfortunato" quando un trade va male ed è fondamentale cercare di capire cosa abbiamo sbagliato per evitare di ripetere lo stesso errore in futuro.
Come linea guida generale consigliamo di non fare trade con più del 10% del nostro patrimonio investito e di considerare ogni posizione, anche quella che può sembrare più sicura, come un rischio. E' importante inoltre capire quando la posizione da noi aperta è sbagliata e chiuderla quanto prima possibile per tamponare le perdite.