Criptovalute: come evitare truffe e frodi

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Le criptovalute sono delle monete digitali che si basano su una tecnologia chiamata blockchain, che garantisce la sicurezza, la trasparenza e la decentralizzazione delle transazioni. Un esempio celebre è il Bitcoin, criptovaluta spiegata nel dettaglio nel nostro articolo.

Esse sono acquistabili sulle migliori piattaforme di trading sotto forma di CFD, ovvero contratti in cui le parti si accordano per scambiare la differenza di valore di un asset finanziario tra il momento dell'apertura e della chiusura del contratto.

Pur rappresentando una interessante opportunità di trading, investire in criptovalute non è privo di rischi. Infatti, negli ultimi anni si sono verificate numerose truffe e frodi che hanno causato la perdita di milioni di euro da parte di investitori incauti. Queste truffe possono assumere diverse forme e sfruttare le debolezze degli utenti, come l’ignoranza, la cupidigia o la paura.

In questo articolo, vedremo quali sono le truffe più diffuse nel mondo delle criptovalute, come riconoscerle e come difendersi da esse.

Schemi Ponzi

Gli schemi Ponzi sono delle truffe che promettono rendimenti elevati agli investitori e fanno affidamento sul denaro dei nuovi investitori per ripagare quelli più vecchi. Tuttavia, alla fine, crollano quando non ci sono abbastanza nuovi investitori per sostenere i pagamenti.

Un esempio famoso di schema Ponzi legato alle criptovalute è quello di Bitconnect, una piattaforma che offriva un programma di prestito di criptovalute con interessi fino al 40% al mese. Bitconnect ha attirato migliaia di investitori con il suo marketing aggressivo e le sue testimonianze entusiastiche, ma nel gennaio 2022 ha chiuso improvvisamente i battenti, lasciando i suoi utenti senza i loro fondi.

Per evitare gli schemi Ponzi, bisogna diffidare di qualsiasi investimento che prometta rendimenti troppo alti o garantiti, che richieda il reclutamento di altri investitori o che non fornisca informazioni chiare e trasparenti sul suo funzionamento e sulla sua fonte di reddito.

ICO falsi

Le offerte iniziali di monete (ICO) sono un modo per le startup blockchain di raccogliere fondi vendendo i propri token di criptovaluta. Tuttavia, alcuni truffatori creano falsi ICO per rubare denaro agli investitori senza fornire alcun valore reale.

Un esempio noto di ICO falso è quello di Pincoin, una piattaforma vietnamita che prometteva rendimenti fino al 48% al mese ai suoi utenti. Pincoin ha raccolto oltre 600 milioni di dollari da circa 32 mila investitori, ma nel marzo 2022 ha smesso di pagare gli interessi e ha scomparso con i fondi.

Per evitare gli ICO falsi, bisogna verificare la credibilità e la reputazione della startup che li propone, leggere attentamente il suo white paper o prospetto informativo, controllare la presenza e l’attività dei suoi fondatori e del suo team sui social media e sui forum specializzati e valutare il potenziale e la fattibilità del suo progetto.

Portafogli e scambi falsi

Queste truffe comportano la creazione di portafogli o scambi falsi che sembrano legittimi ma sono progettati per rubare i fondi degli investitori. Questi falsi siti web hanno domini simili, ma leggermente differenti, rispetto ai siti che vogliono replicare. Il loro aspetto è molto simile a quello dei siti legittimi ed è quindi difficile distinguerli.

Un esempio recente di portafoglio falso è quello di Electrum Pro, una versione contraffatta del popolare portafoglio Electrum. Electrum Pro ha rubato le chiavi private degli utenti che lo hanno scaricato, consentendo ai truffatori di accedere ai loro fondi.

Per evitare i portafogli e gli scambi falsi, bisogna verificare sempre l’indirizzo del sito web che si visita, controllare la presenza di un certificato SSL valido, confrontare le recensioni e le valutazioni degli utenti su siti indipendenti e usare solo portafogli e scambi affidabili e riconosciuti.

Truffe di phishing

Le truffe di phishing di criptovalute in genere puntano alle informazioni relative agli wallet on-line. Nel mirino dei truffatori ci sono le chiavi di accesso personali necessarie per accedere ai fondi all’interno degli wallet di criptovalute. Il metodo di lavoro è simile a quello di altri tentativi di phishing ed è collegato ai falsi siti web descritti in precedenza. I truffatori inviano una mail per attrarre i destinatari verso uno sito web appositamente creato e chiedono loro di inserire informazioni circa le loro chiavi di accesso personali. Dopo aver acquisito queste informazioni, gli hacker rubano criptovaluta dagli wallet dei malcapitati.

Un esempio recente di truffa di phishing è quello che ha colpito gli utenti di Ledger, una società che produce portafogli hardware per criptovalute. I truffatori hanno inviato delle mail che sembravano provenire da Ledger, avvertendo gli utenti di un problema di sicurezza e invitandoli a scaricare un aggiornamento del software. In realtà, si trattava di un malware che rubava le chiavi private degli utenti.

Per evitare le truffe di phishing, bisogna ignorare le mail sospette o non richieste che chiedono informazioni personali o finanziarie, non cliccare sui link o sugli allegati contenuti in queste mail, verificare sempre l’indirizzo del mittente e il contenuto del messaggio e usare un software antivirus aggiornato.

Schemi di pump and dump

Queste truffe comportano l’inflazione artificiale del prezzo di una criptovaluta diffondendo informazioni false o fuorvianti e quindi vendendo la criptovaluta con profitto. Questo succede in pochi minuti. Gli autori della frode spesso usano i social media o le chat di gruppo per creare un’ipotesi attorno a una moneta o un token poco conosciuto e convincere gli investitori a comprarlo.

Un esempio recente di schema di pump and dump è quello che ha coinvolto il token Safemoon, una criptovaluta lanciata nel marzo 2022 che prometteva rendimenti elevati ai suoi detentori. Safemoon ha visto il suo prezzo salire del 2000% in poche settimane, grazie alla pubblicità generata dai suoi sostenitori sui social media. Tuttavia, il prezzo è poi crollato del 70% in pochi giorni, causando perdite a molti investitori.

Per evitare gli schemi di pump and dump, bisogna essere scettici verso le promesse di guadagni facili e veloci, fare delle ricerche approfondite sulle criptovalute che si vogliono acquistare, controllare la liquidità e la volatilità del mercato e non seguire ciecamente i consigli degli sconosciuti.

Malware e hacking

Alcuni truffatori utilizzano malware o tecniche di hacking per rubare criptovalute dai portafogli o dagli scambi degli utenti. Questi malware possono essere nascosti in applicazioni, siti web, allegati o link infetti. Una volta installati sul dispositivo dell’utente, possono monitorare la sua attività, registrare le sue credenziali o le sue chiavi private o addirittura sostituire gli indirizzi dei portafogli durante le transazioni.

Un esempio recente di malware legato alle criptovalute è quello chiamato CryptoShuffler, che si infiltra nei dispositivi degli utenti e modifica gli indirizzi dei portafogli copiati negli appunti con quelli dei truffatori. In questo modo, quando l’utente incolla l’indirizzo per inviare una transazione, finisce per mandare i suoi fondi al malintenzionato.

Per evitare i malware e gli attacchi hacker, bisogna proteggere il proprio dispositivo con un software antivirus aggiornato, non scaricare applicazioni o file da fonti sconosciute o non sicure, non visitare siti web dubbi o non verificati, non inserire le proprie credenziali o le proprie chiavi private su siti web non affidabili e verificare sempre gli indirizzi dei portafogli prima di inviare una transazione.

Schemi piramidali

Queste truffe comportano la promessa di rendimenti elevati per gli investitori se reclutano altri per investire, creando una struttura piramidale. Alla fine, lo schema crolla e la maggior parte degli investitori perde i propri soldi.

Un esempio famoso di schema piramidale legato alle criptovalute è quello di Onecoin, una piattaforma che si presentava come una rivoluzionaria criptovaluta, ma che in realtà non aveva alcuna blockchain o rete di scambio. Onecoin ha raccolto oltre 15 miliardi di dollari da circa 3 milioni di investitori in tutto il mondo, ma nel 2022 è stata smascherata come una gigantesca truffa.

Al fine di evitare gli schemi piramidali, bisogna diffidare di qualsiasi investimento che richieda il pagamento di una quota di ingresso o il reclutamento di altri investitori, che offra rendimenti irrealistici o garantiti, che non fornisca informazioni chiare e trasparenti sul suo funzionamento e sulla sua fonte di reddito e che non abbia una regolamentazione o una supervisione da parte delle autorità competenti.

Investire in criptovalute può essere un’esperienza gratificante e stimolante, ma richiede anche prudenza e responsabilità. Ricorda sempre che il tuo denaro è il tuo denaro e che nessuno può garantirti dei guadagni certi o facili. Sii sempre critico e vigile e non fidarti ciecamente di chi ti offre delle soluzioni miracolose. Solo così potrai evitare le truffe e le frodi e goderti i benefici delle criptovalute.

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